Unirai, solidarietà a Napolitano e ai giornalisti della Dire

Un cronista condannato al carcere, giornalisti della Dire licenziati e altri a rischio.
Ecco la vera minaccia alla libertà di informazione.
Lo scrive in una nota il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai.


Esprimiamo sconcerto per la condanna a 8 mesi di reclusione (pena sospesa) per il collega del quotidiano Il Giornale, Pasquale Napolitano, reo di aver scritto un articolo ritenuto diffamatorio sul collegio degli avvocati di Nola e pubblicato in passato su un sito online.


Il carcere per i giornalisti è un obbrobrio giuridico sul quale attendiamo che la categoria dei giornalisti prenda una posizione netta e in favore del collega del Giornale.


Esprimiamo poi solidarietà piena e incondizionata ai colleghi dell’agenzia di stampa Dire, alle prese con una mobilitazione per la salvaguardia dei posti di lavoro e dei propri diritti.
Nei mesi scorsi l’editore (che gode di contributi pubblici) ha deciso dei tagli all’organico. Ora è intenzionato a proseguire su questa strada, mentre allo stesso tempo, contesta ai lavoratori di aver partecipato a delle assemblee di redazione oltre il limite orario.


Ma quando i lavoratori protestano e si organizzano per difendere i propri diritti, non ci sono limiti che tengano, conclude Unirai.

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