Fa piacere che anche Usigrai si batta, almeno a leggere il comunicato odierno, per la stabilizzazione dei precari. Anzichè continuare sulla strada della ridicola diffamazione nei nostri confronti (della quale risponderà nelle sede opportune) Usigrai farebbe bene a spiegare ai precari quali sono le sue priorità, perchè se i giornalisti dei programmi dopo 4 anni si sentono totalmente abbandonati non è certo colpa di chi è nato da pochi mesi.
In merito ai precari, il contratto che sarà applicato ai colleghi una volta assunti non potrà che essere quello in vigore, magari rinnovato con la firma di tutti i sindacati esistenti oggi all’interno dell’azienda in rappresentanza del personale giornalistico. Ci dispiace tanto per Usigrai ma esistiamo anche noi.
Unirai si batterà contro tutte le forme di lavoro irregolare.
Usigrai parla poi di un presunto contratto “unico” della Fnsi omettendo che l’ex sindacato unico dei giornalisti di contratti ne ha in piedi tre. Quello della Figec Cisal a cui si riferisce Usigrai, è il contratto firmato con Uspi per la stampa periodica locale e online che non ha niente a che vedere con la Rai ed ha comunque condizioni migliori dell’omologo Fnsi.
Stiamo ancora aspettando, invece, che Usigrai smentisca un articolo del Fatto Quotidiano dove si parlava dello sfruttamento in nero di un lavoratore alle dipendenze dello stesso sindacato.