Gentile Presidente,
Gentili Commissari,
nell’esprimere il mio apprezzamento per le iniziative che si stanno promuovendo in merito alla non più rinviabile riforma, anche io ritengo che la Rai del futuro dovrà necessariamente adeguarsi ai parametri ispirati dalle istituzioni europee.
Nel frattempo, però, bisogna affrontare, dando risposte immediate, le urgenze della Rai di oggi.
Tra queste c’è sicuramente il tema della regolarizzazione di tutti i colleghi giornalisti che operano nei programmi, a partita iva, riconoscendo loro il contratto che meritano dopo anni di attese e promesse. Bisogna, allo stesso tempo, garantire il giusto contratto anche a chi, da dipendente, svolge attività giornalistica da professionista.
Tutti questi colleghi aspettano da quattro anni la riapertura delle trattative per la loro assunzione prefigurata negli accordi relativi alla prima fase del cosiddetto “giusto contratto” che ha portato a sanare la posizione di oltre 200 persone a partire dal luglio 2020.
In questi anni nulla è stato fatto, per cui si può immaginare il sentimento di sfiducia diffuso tra i colleghi che si vedono negare un loro diritto. Tutto ciò considerando anche che chi si sostiene con il denaro pubblico non può e non deve sfruttare forme irregolari di lavoro. In assenza di queste risposte molti colleghi hanno intrapreso la strada delle iniziative legali contro l’azienda.
Se queste risposte continueranno a non arrivare il contenzioso non potrà che aumentare con delle ripercussioni non trascurabili anche a livello di bilancio aziendale.
Secondo noi la strada da percorrere non può essere che quella della ripresa di un confronto sindacale in grado di individuare le giuste soluzioni.
Per il sindacato che rappresento, come abbiamo ribadito in tutte le sedi, a partire dalla nostra presentazione e in numerosi interventi pubblici, questo tema rappresenta la principale emergenza, al punto che siamo, ad oggi, l’unico sindacato al quale i colleghi non contrattualizzati possono iscriversi.
Confidiamo che la commissione di Vigilanza voglia approfondire la questione.
A tal proposito allego il documento predisposto dall’assemblea dei giornalisti precari.
Cordiali saluti
Francesco Palese Segretario Unirai – Figec Cisal