È crollato il castello costruito per settimane su finte censure, tirannie immaginarie e rischi di tenuta democratica.
Oggi, dopo che anche la presidente della Rai, Marinella Soldi ha ribadito che non esiste alcuna censura sul caso Scurati, cade l’alibi di chi ha strumentalizzato uno sciopero dei giornalisti Rai per fini politici e organizzato sit in, conferenze stampa, manifestazioni varie, per un solo scopo: picconare la più grande azienda culturale italiana in questo preciso momento storico.
In molti, a questo punto, dovrebbero chiedere scusa per aver cavalcato una gigantesca fake news.
Speriamo che dopo queste settimane di polemiche strumentali ci si possa confrontare seriamente e aprire un periodo di dialogo tra tutti, per arrivare ad una riforma seria che dia alla Rai vera autonomia e la renda più forte.
Lo scrive il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai.