Gentile collega,
siamo stati tutti precari, almeno prima di entrare in Rai. Se siamo stati assunti, in molti casi, è perché chi era garantito si è impegnato per noi. Adesso tocca a noi fare la nostra parte.
Ci sono oltre 200 colleghi che fanno il nostro stesso lavoro senza alcuna tutela e senza il nostro contratto. In molti programmi lavorano nella scrivania a fianco alla nostra senza ferie, straordinari, contributi previdenziali, minimi adeguati. Hanno la partita Iva.
Lavorano 10 mesi all’anno poi devono arrangiarsi e ad ogni scadenza di contratto comincia il calvario per la riconferma.
Umiliazioni quando si va in banca a chiedere un mutuo, nessuna certezza sul futuro. In molti casi sono nostri coetanei.
Poi ci sono colleghi professionisti, svolgono attività giornalistica, ma hanno un contratto spesso da programmista.
Sono quelli che aspettano la cosiddetta fase 2 del “giusto contratto”. La aspettano da troppo tempo. Quattro anni in cui non hanno ricevuto nessun segnale di apertura, di attenzione.
Per questo, appena insediato il nuovo vertice, abbiamo deciso di mettere al centro dell’attenzione questa che per noi è una vera urgenza. La priorità.
Ti invito pertanto al presidio organizzato Mercoledì 16 Ottobre a partire dalle ore 11 sotto la sede di Viale Mazzini.
Oltre le sigle, le correnti, le simpatie e le appartenenze. Questa è la battaglia di tutti. Anche di chi precario, per fortuna, non lo è più.
Francesco Palese
Ex precario Rai – Segretario Unirai