Surreale polemica quella sollevata da Usigrai, PD, Avs e M5s sull’ istituzione di commissari editoriali nelle direzioni di genere daytime e approfondimento.
La circolare interna ricorda testualmente, a seguito di un audit aziendale, che “tutti i programmi devono essere assegnati ad una struttura formalmente istituita con l’indicazione di un responsabile editoriale della struttura stessa”, cioè si richiama al rispetto della corretta organizzazione gestionale, editoriale, amministrativa, che prevede appunto la figura del capo struttura, senza mai indicare fantomatiche creazioni di sovrastrutture o commissari editoriali.
Il burocratese purtroppo vigente anche nelle comunicazioni interne Rai può certamente rendere difficile l’interpretazione immediata di alcuni documenti, ma dai colleghi giornalisti Usigrai ci si aspetterebbe la capacità di un’onesta verifica delle informazioni invece che infondati allarmismi atti solo a fomentare strumentali attacchi politici contro il Servizio Pubblico.
Lo afferma in una nota il sindacato dei giornalisti Unirai.