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ALCUNE PRECISAZIONI SUL SINDACATO UNIRAI

Abbiamo letto una lunga e simpatica lettera di Usigrai terrorizzata dal fatto che la Rai abbia informato anche Unirai di alcune variazioni di palinsesto. 

Solo alcune precisazioni:

1. Unirai non è un’associazione ma il sindacato dei liberi giornalisti Rai della Figec Cisal, formalmente riconosciuto dalla Rai perché legalmente costituito e rappresentativo a livello aziendale e nazionale, tant’è che la confederazione è presente nel Cnel quale più importante organizzazione autonoma del Paese;

2. Unirai ha tutto il diritto di ricevere le informative dall’Azienda e quello di sedersi al tavolo su questioni di carattere generale e casi singoli; 

3. Unirai, se lo riterrà, sottoscriverà tutti i futuri accordi aziendali anche se questo crea dispiacere all’ormai ex monopolista;

4. Unirai naturalmente non firmerà mai accordi al ribasso di nessun tipo;

5. Il contratto Figec Cisal-Uspi, che viene strumentalmente usato come uno spauracchio dai colleghi nostalgici del sindacato unico, è nato dalle ceneri dell’Fnsi-Uspi, migliorato sia a livello economico che normativo, e destinato all’ampia platea di colleghi e aziende che non hanno la fortuna di godere delle risorse della Rai. Un contratto che nelle aziende più grandi prevede un integrativo con livelli anche superiori a quelli sottoscritti da altri sindacati. Pertanto, soltanto chi è digiuno di diritto o in malafede può pensare che ai lavoratori di qualsiasi azienda possano essere ridotti i livelli delle retribuzioni; 

6. Unirai non ha violato alcuna regola di riservatezza

7. Unirai sta andando talmente bene con le iscrizioni che, evidentemente, dà fastidio ai cultori del pensiero unico. Non è un problema nostro. Siamo molto contenti. 

Andiamo avanti così.

Il consiglio direttivo Unirai

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